Il venditore di rose

Il venditore di rose
Dario Sardelli

Einaudi, pubblicato nel 16 febbraio 2021
234 Pagine

È proprio il giorno di San Valentino quando un venditore di rose bengalese viene brutalmente assassinato. E quando Piersanti Spina, il vicequestore di Tor Pignattara, arriva sul posto, si chiede subito chi poteva avercela con lui così tanto da affligergli così tanto dolore.
Ma soprattutto quello che si domanda Piersanti, è quello che si prova ad essere pugnalati così.
Piersanti infatti soffre di una malattia per cui non sente alcun tipo di dolore. Per lui non esistono freddo e caldo, non esistono le stagioni, e se per qualcuno potrebbe essere una benedizione o addirittura una cosa divertente, lui ci dimostra che è tutto il contrario.
Piersanti si mette subito all'opera per risolvere il caso del venditore di rose, accompagnato dalla squadra, e scenderà negli bui di una realtà priva di scrupoli.
La bellezza di questo romanzo, oltre ad uno stile scorrevole che permette di divorarlo, è proprio il suo personaggio principale: Piersanti Spina.
Il vicequestore è temuto dai colleghi, ai loro occhi sembra un supereroe, ma per lui è una condanna, e darebbe di tutto per provare anche una piccolissima sensazione. Per quanto sia completamente anestetizzato ha un animo sensibile e umano. La sua priorità è stata da subito dare un nome al venditore di rose, perché era prima di tutto una persona. Così come sono persone gli extracomunitari, i venditori ambulanti, i senzatetto, che ritroviamo in strada. Conosciamo solo l'apparenza, ma chissà quale storia, quali valori e quali dolori si portano dietro.
"Il venditore di rose" è un giallo che si legge con piacere, grazie al l'ironia spiccata del protagonista. Ma è anche un libro che con la sua leggerezza fa riflettere su molti aspetti.

Il venditore di rose
Dario Sardelli

Einaudi, pubblicato nel 16 febbraio 2021
234 Pagine

È proprio il giorno di San Valentino quando un venditore di rose bengalese viene brutalmente assassinato. E quando Piersanti Spina, il vicequestore di Tor Pignattara, arriva sul posto, si chiede subito chi poteva avercela con lui così tanto da affligergli così tanto dolore.
Ma soprattutto quello che si domanda Piersanti, è quello che si prova ad essere pugnalati così.
Piersanti infatti soffre di una malattia per cui non sente alcun tipo di dolore. Per lui non esistono freddo e caldo, non esistono le stagioni, e se per qualcuno potrebbe essere una benedizione o addirittura una cosa divertente, lui ci dimostra che è tutto il contrario.
Piersanti si mette subito all'opera per risolvere il caso del venditore di rose, accompagnato dalla squadra, e scenderà negli bui di una realtà priva di scrupoli.
La bellezza di questo romanzo, oltre ad uno stile scorrevole che permette di divorarlo, è proprio il suo personaggio principale: Piersanti Spina.
Il vicequestore è temuto dai colleghi, ai loro occhi sembra un supereroe, ma per lui è una condanna, e darebbe di tutto per provare anche una piccolissima sensazione. Per quanto sia completamente anestetizzato ha un animo sensibile e umano. La sua priorità è stata da subito dare un nome al venditore di rose, perché era prima di tutto una persona. Così come sono persone gli extracomunitari, i venditori ambulanti, i senzatetto, che ritroviamo in strada. Conosciamo solo l'apparenza, ma chissà quale storia, quali valori e quali dolori si portano dietro.
"Il venditore di rose" è un giallo che si legge con piacere, grazie al l'ironia spiccata del protagonista. Ma è anche un libro che con la sua leggerezza fa riflettere su molti aspetti.
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